Sassuolo in provincia di Modena un uomo di 38 anni di origine tunisina, Nabil Dhahri, nel primo pomeriggio del 18 novembre ha ucciso a coltellate la moglie, Elisa Mulas, i figli di 2 e 5 anni e la mamma di lei, prima di suicidarsi.

La tragedia è avvenuta fra le 15 e le 16 in via Manin, non lontano dal centro, dove abitava la suocera e dove la donna si era trasferita con i figli dopo la fine della relazione con il 38enne.

Stando a quanto ricostruito dagli inquirenti i primi soccorritori quando sono arrivati si sono trovati davanti ad una scena raccapricciante: cinque cadaveri, uccisi, probabilmente, da un’arma bianca. Fra questi anche quelli dei due bambini piccolissimi di 2 e 5 anni, Ismaele e Sami.

Stando ai primi elementi raccolti, non ci sarebbe stata una crisi economica alla base del gesto, ma un movente passionale. Lui non si sarebbe voluto rassegnare alla fine della relazione.

A dare l’allarme la figlia primogenita di Elisa Mulas, di 11 anni, nata da una precedente relazione della donna, che, non vedendo nessuno all’uscita da scuola, ha chiesto aiuto agli insegnanti per contattare la madre.

L’uomo viveva da tempo a Sassuolo e lavorava in un supermercato della zona. Lei era impiegata come donna delle pulizia in città.

“Una tragedia immane- commenta la vicesindaco Camilla Nizzoli- che ha colpito l’intera città e non solo. Non appena gli organi inquirenti daranno il nulla osta e verrà fissata la data delle esequie, proclameremo una giornata di lutto cittadino in segno di rispetto per le vittime e per manifestare una vicinanza concreta da parte dell’intera città di Sassuolo”.

Per la piccola sopravvissuta il comune di Sassuolo ha istituito un fondo di solidarietà, chi vuole può effettuare una donazione la causale da indicare al momento del versamento è “sostegno minore via Manin”. Trovate le coordinate sul sito del comune.

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