Questa notte Vanessa, mentre camminava con alcuni amici ad Aci Trezza (Catania), è stata raggiunta dall’ex fidanzato che ha estratto una pistola e le ha sparato addosso cinque colpi, di cui uno l’ha centrata alla testa, uccidendola sul colpo.
Vanessa aveva 26 anni, una vita intera davanti. E invece è diventata la 41esima vittima del 2021 di una piaga senza fine chiamata femminicidio.
Mesi fa Vanessa aveva denunciato a più riprese l’uomo per stalking, per la violenza e la morbosa gelosia, aveva chiesto per mezzo del suo avvocato una condanna ai domiciliari, ma questo non bastato a salvarle la vita.
Ritorna identica la stessa domanda: a cosa serve denunciare? A che serve ribellarsi, uscire allo scoperto, se lo Stato non riesce a difenderti e proteggerti? Quale donna avrà più il coraggio di denunciare sapendo quello che rischia?
Vanessa è vittima due volte. Del suo assassino e dello Stato che non l’ha saputa proteggere.
L’uomo è stato trovato impiccato nella sua abitazione.
No responses yet