Albignasego (Pd) Don Marino Ruggero affida i propri pensieri ai social network, l’ultimo, datato 1 febbraio, allude alla recente decisione della procura di andare verso l’archiviazione dell’indagine nata dalle dichiarazioni del sacerdote in merito a presunti parroci pedofili nella diocesi padovana.
Il cinquantaquattrenne ex parroco di San Lorenzo ha commentato: “Cara Chiesa, ricordati, Dio non archivia. Non mi sottovalutare mai… Sono più di quello che pensi, penso più di quello che dico e noto più di quello che credi”.
Autentica stoccata in polemica che non è sfuggita al pubblico ministero Roberto Piccione, che aveva aperto un’inchiesta in merito alle scottanti promesse rilasciate dal prelato, dimissionario per presunte frequentazioni femminili «Mi accusano di avere delle donne? Bugie, allora farò i nomi dei preti pedofili che operano a Padova», aveva minacciato don Marino.
Ma se pare si proceda per l’archiviazione dell’inchiesta sulla pedofilia e a non trovare prove sulla sparizione dei conti parrocchiali è stata la magistratura, perché indirizzare il messaggio alla “Cara Chiesa”? Don Marino, è attualmente sottoposto a processo canonico presso il tribunale ecclesiastico per non aver rispettato l’obbligo del celibato. Accuse che il sacerdote ora irreperibile ha sempre fermamente respinto.
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